Presentazione del libro “Le relazioni familiari riflesse nella scrittura”, di Iride Conficoni


Pubblicata il 26-11-2023

Il 24 Novembre presso la nostra Scuola di Grafologia Seraphicum la Prof.ssa Iride Conficoni, docente nel corso di Grafologia di Età Evolutiva, ha  presentato il suo ultimo libro intitolato “Le relazioni familiari riflesse nella scrittura”, in presenza di studenti e professori. Dopo un’introduzione del Preside, Padre Raffaele Di Muro e della Prof.ssa Nadia Buonanno, docente di Grafologia Generale e moderatrice dell’evento, ha preso la parola l’autrice del libro, guidando i presenti in un affascinante viaggio attraverso le pagine da lei scritte.

Il tema delle relazioni familiari è di particolare rilevanza perché qui analizzato dal punto di vista grafologico, partendo dal presupposto che la scrittura sia una modalità di comportamento che caratterizzi fortemente ogni soggetto. Nello specifico, sono quindi state prese in considerazione tre figure: madre, padre e nonni e i rispettivi approcci che hanno con figlio/a e nipoti. Per meglio descrivere le molteplici sfaccettature di queste risonanze, sono state considerate le diverse tipologie degli attori, ricordando innanzitutto  che, a seconda dei momenti, se ne possa riscontrare più di una nello stesso soggetto ed osservando, quindi, come le grafie all’interno del nucleo familiare ne vengano influenzate. E’ stata interessante la premessa dell’autrice, che ha sottolineato il fatto di essersi sentita chiamata causa in prima persona, come madre e nonna e quanto questo la abbia portata ad un’inevitabile attenzione  nello studio dell’argomento. Particolare che dona ulteriore valore al lavoro, anche grazie ai versi da lei composti ed inseriti “ad hoc” per meglio descrivere gli scenari che ha illustrato. La scrittura quindi, mezzo di comunicazione che deve essere osservato, ne deve essere carpita la sensazione  che  trasmette e che deve far nascere una domanda: cosa fare per superare il problema che ci sta comunicando? Domanda nata dal fatto che le relazioni non siano mai “semplici”, in quanto frutto di due mondi a confronto che, attraverso il tracciato grafico, vanno osservati ed analizzati con metodo rigoroso per poter sciogliere i nodi originati dalla loro interazione.

Un capitolo a se è stato dedicato all’impatto che la pandemia del 2020 ha avuto sulle famiglie e, dunque, sulle grafie dei loro componenti, rivelando scenari interessanti che meritano attenzione e che devono aprire le porte a molte riflessioni future.

La scrittura a mano è secondo l’autrice, quindi, ancora un importantissimo mezzo di comunicazione - il cui valore è a tanti noto, ma a moltissimi ancora sconosciuto -, il quale  permette ai grafologi di tradurre tanto i dinamismi interiori dell’individuo  quanto le dinamiche interne alle relazioni che esso instaura con gli altri, a partire dal primo nucleo sociale con cui  interagisce: la famiglia.
A conclusione della presentazione, la Professoressa Conficoni ha illustrato l’immagine scelta per la copertina: l’opera dell’artista romagnolo Silvestro Lega, “Madre”, 1884, che ritrae una donna, una madre appunto, impegnata a lavorare la quale rivolge lo sguardo alle sue spalle verso la figlia, una bimba concentrata a scarabocchiare su alcuni fogli, immagine di vita quotidiana dal forte significato simbolico se messo  in rapporto al contenuto delle pagine del libro.

Al termine sono seguite una serie di interessanti domande ed osservazioni da parte di studenti e professori, che hanno fatto da spunto per futuri ulteriori approfondimenti sul tema, ma che hanno soprattutto dato la giusta risonanza al bellissimo lavoro appena presentato.

Serena Giacobone



















 

Condividi questo articolo