5° Seminario CIgMe “IL TESTAMENTO. Aspetti tecnici, psicologici, neurologici, psichiatrici e grafo patologici”


Pubblicata il 27-05-2024

Sabato 25 Maggio 2024 si è tenuto il 5° seminario sul Testamento, organizzato dal CIgME, Centro Internazionale di Grafologia Medica, fondato nel 1990 dal Dott. Vincenzo Tarantino, organizzatore e moderatore dell’evento presso la nostra scuola Seraphicum, svoltosi in presenza e online.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del Preside della scuola, Padre Raffale Di Muro, la giornata ha visto un susseguirsi di interventi che hanno eviscerato il tema principale mettendo in luce moltissimi aspetti importanti, grazie alla partecipazione di specialisti in diversi campi. Si è infatti passati da quelli relativi all’analisi grafo patologica nelle indagini, a quelli riguardanti gli esami strumentali o la datazione degli inchiostri laddove la perizia testamentaria lo richieda.

Come è ben noto, l’atto testamentario rappresenta un documento di grande valore e spesso, proprio perché oggetto di interesse dei “tanti” eredi del de cuius, soggetto a falsificazioni di varia natura, l’esame per giudicarne la validità non avviene solo da parte del perito grafologo, ma da un team di cui egli è fulcro, formato da medici, psicologi e tecnici appartenenti alle più svariate discipline che possano essere chiamate in ausilio - vedasi i chimici o  appartenenti alle forze dell’ordine operanti in reparti speciali come il Servizio di Polizia Scientifica. Sono quindi state esposte relazioni riguardanti l’analisi narrativa del testo in esame, la mano guidata, la valutazione quantitativa delle caratteristiche della grafia rapportate al deterioramento cognitivo o la valutazione neuro cognitiva nei lasciti testamentari da parte delle persone anziane.

Aspetto di grande valore dal punto di vista grafologico è quello del rapporto firma/testo ed eventuali diversità tra i due o la valutazione della stessa, la firma, quale indicatore cognitivo nel testamento; quest’ultimo intervento ha messo in luce quanto gli automatismi che la caratterizzano debbano essere pesati nella maniera adeguata per non commettere errori nel bilancio finale di una perizia.

Altri interessanti temi portati al convegno da altre quattro relazioni sono stati quelli riguardanti suicidio e testamento e tre casi di testamenti noti, quali quello di Luciano Pavarotti, Silvio Berlusconi e Napoleone Bonaparte, volontà ultime che hanno suscitato tanto interesse nonché interessi !

Il testamento, quindi, è un “momento” in cui il testatore prende decisioni importanti, comunica  con coloro che leggeranno una volta che non sarà più in vita e dunque solennizza le volontà espresse nel testo. Come esposto in un intervento durante il convegno, la scrittura manuale è quella che maggiormente riesce in questo intento. Essa infatti proietta, per un’ultima volta, la persona agli occhi di parenti, amici, notai, giudici, tecnici o grafologi ed è perciò da ricordare che, prima ancora delle contese, la divisione di beni e i relativi aspetti giuridici ed economici che essa inevitabilmente produce, esiste il valore umano dell’atto testamentario che forse solo uno scritto di proprio pugno riesce a comunicare ai posteri, grazie alla “vita” di cui esso stesso è intriso.
 
Si conclude quindi l’appuntamento di Maggio in attesa del prossimo, fissato per Dicembre 2024, che sarà comunicato sul sito durante i mesi a venire nella sezione “Notizie”.
 
Serena Giacobone


































 

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