Il contributo della psicologia alla grafologia


Pubblicata il 26-01-2022

Quale contributo può offrire la psicologia alla disciplina grafologica? Per rispondere a questa domanda mi sembra opportuno partire dalle parole “scritte” del Maestro Girolamo Moretti, che ha avuto l’arduo compito di sistematizzare una nuova metodologia nel campo delle scienze umane.

Nel suo “Trattato di Grafologia. Intelligenza e sentimento”, Moretti, a pag. 9, afferma che “La grafologia è sorella della psicologia. Sarebbe incompleta se non fosse accompagnata dalla psicologia”. È interessante notare come il Maestro in questa affermazione riconosca con grande apertura mentale l’importanza di una collaborazione tra le due discipline e non di un braccio di ferro che vede la predominanza di una sull’altra.

La grafologia, attraverso lo studio del movimento grafico, osserva alcuni aspetti della personalità dello scrivente; è come se, per utilizzare una metafora, facesse uno “schizzo” su determinate caratteristiche dell’individuo. Per ampliare e approfondire tale analisi del soggetto, la psicologia offre naturalmente una formazione e una preparazione adeguata per la comprensione delle dinamiche inerenti l’essere umano, poiché è la scienza per eccellenza che ha come obiettivo quello di studiare i processi mentali, affettivi e relazionali e promuovere il miglioramento della qualità di vita dell’individuo.

Nadia Buonanno

 

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