Testimonianza di un percorso


Pubblicata il 04-09-2022

L’analisi di una scrittura è di per sè un’operazione delicata perché dietro le parole e i segni che riempiono il foglio c’è una persona con la sua sensibilità.
Nei tre anni del corso di grafologia che ho appena terminato, una cosa mi è stata ben chiara sin dall’inizio: essere un grafologo vuol dire prendersi cura delle parole dell’altro.
Padre Moretti riconosce infatti in ogni “scrivente” un talento, e il talento del bravo grafologo è proprio quello di saper individuare i punti di forza di una persona per aiutarlo a conoscersi, a crescere, a migliorarsi.
L’ambito di approfondimento che mi ha vista coinvolta nel terzo anno di specializzazione è la Grafologia per l’orientamento scolastico e professionale a cura della prof.ssa Millevolte, coadiuvata dalle docenti Canella e Mattioli.
All’interno dell’Orientamento ci si muove in campi delicati.  Da un lato si interagisce con giovani studenti che si apprestano a fare la scelta degli studi o con adulti che sentono la necessità di riqualificarsi e orientarsi in altri ambiti lavorativi. Dall’altro ci si confronta con manager o diretttori di aziende che chiedono il consiglio del grafologo per individuare il candidato ideale (o adeguato sarebbe più corretto dire) per un determinato incarico.
In entrambi i casi, al grafologo è richiesta non solo l’abilità di individuare le caratteristiche personali dell’autore della scrittura (carattere, intelligenza, temperamento), ma anche le abilità e le competenze necessarie per approcciare determinati percorsi di studio o per svolgere incarichi (team working, capacità communicativa, leadership, ecc.). Il grafologo deve trovare le parole giuste per comunicare gli esiti della sua analisi. Deve avere l’approccio comunicativo e umano adeguato alla persona che gli si rivolge con fiducia e speranza.
Studiare grafologia dell’Orientamento per me è stata un’esperienza impegnativa e motivante. Mi ha fatto conoscere nuovi strumenti di ricerca e di studio. Mi ha aperto a nuovi contesti lavorativi e alle loro organizzazioni. Ha richiesto impegno, pensiero critico e determinazione. È stato per me un percorso di crescita nell’ambito della grafologia, ma anche di crescita personale per le relazioni (a volte anche frizzanti) tra i docenti e noi studenti.

Angela Saliani

 

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